Il velo da sposa: significato e storia
L’arrivo della sposa nel luogo della celebrazione del matrimonio attira sempre gli sguardi emozionati del futuro sposo e di tutti i cari presenti che ne ammirano la gioia, l’emozione e, non per ultimo, il vestito. E l’accessorio che non può mancare è proprio il velo: anche se ormai svolge un ruolo prettamente estetico ha origini antiche che gli hanno conferito nel tempo significati che non tutti conoscono.
Storia e significati
Come detto, l’usanza del velo nel matrimonio ha origini antiche – già nell’antica Grecia le spose indossavano un velo che ne copriva il volto fino al termine del banchetto nuziale, alla fine del quale poteva dirsi concluso il matrimonio. Solo allora lo sposo poteva vedere il volto della sposa.
Nel rito in uso presso i Romani, invece, il velo assunse anche un significato di protezione per la coppia (scongiurando influssi maligni e malaugurio): veniva posato per questo anche sul capo dello sposo ed aveva colorazioni più accese.
Nel Medioevo il velo, pur mantenendo lo stesso significato, si arricchisce di vari ornamenti come perle e decorazioni in oro e assume caratteri cristiani da difendere, primo fra tutti il valore della castità e della purezza.
Durante l’ultimo secolo il velo della sposa è stato, invece, mai come prima condizionato dalla moda, dai gusti personali e dalla possibilità economica. Velo all’americana, a petalo, a cascata e a scialle sono solo alcuni dei vari modelli disponibili e anche la lunghezza del velo varia abitualmente anche per adattarsi all’abito e agli altri accessori.
Concludiamo con quello che dovrebbe essere il significato più profondo del velo: celare inizialmente il volto della sposa per valorizzarne la purezza d’animo relegando in secondo piano la bellezza fisica.
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